mercoledì 8 aprile 2015

L'amore ai tempi del Long Island


Il primo post di un nuovo blog non è mai una passeggiata.
Devi capire come aprire, cosa vuoi comunicare, - Forse presentarti?- qual è il punto al quale vuoi portare chi legge.

Non è semplice, ma da qualcosa bisogna pur iniziare, come sempre.

Allora inizio dal titolo:
Le cronache del bancone parla di bar, o meglio, della vita al loro interno.
Parla di chi un locale lo vive davvero fino in fondo, ogni sera. Lo segue nei suoi alti e bassi e in quella che sembra l'incomprensibile legge della folla (almeno qui a Padova, la mia città).

Noi baristi siamo una razza strana: viviamo un po' di quello che voi, sera dopo sera, venite a portarci.
Che si tratti di un sorriso o di uno schiaffo, in qualche modo, per poco lo facciamo nostro, lo viviamo assieme senza che nemmeno ve ne accorgiate.

Vi sorridiamo di contro o vi malediciamo tra i denti, ma sempre e comunque vi serviamo da bere nel migliore dei modi.
Ridiamo con voi e beviamo con voi, (devo ammettere che nella mia lunga esperienza mi è anche capitato di piangere con alcuni di voi) vi ascoltiamo ogni volta parlare di voi, dei vostri problemi, dei vostri amori, delle vostre passioni e delle cose che odiate.


Il nostro mondo è qualcosa che in pochi capiscono ma che tanti credono di poter cavalcare sull'onda del proprio entusiasmo.
Io, personalmente, il mio lavoro, lo amo alla follia.

Tolta questa facciata mielosa che mi si addice a metà, la mia pagina parlerà di noi. Di noi in relazione a voi che senza rendervene conto, a volte, riempite così tanto le nostre vite.
Sia che ci stiate simpatici sia che siate degli stronzi.




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