mercoledì 15 aprile 2015

Le sere che contano

Stasera sono fradicio.
E non ubriaco.
Bagnato.

Sono bagnato perché a metà serata, senza motivo, è partita una guerra dietro il bancone.
Una guerra ninja silenziosa, combattuta dietro le linee della clientela, tra la pista e la nostra area di lavoro, che ha divertito tutto il locale.
Lo scrivo ora, alle 5.17 di mattina, con i vestiti ancora un po' zuppi addosso, ma un sorriso sulla faccia che fino a domani non riuscirò a togliermi.

Perché un'atmosfera del genere si trasmette anche fuori.
Scompare la paura degli schizzi, la paura del freddo, quella di non essere perfetti per rimorchiare le fighe.

Ti diverti a guardare 3 cretini dietro un banco che battagliano ad acqua facendo da bere e servendo con un sorriso a 32 denti stampato in faccia.

Colleghi che si abbracciano ridendo,
"ti voglio bene" sussurrati all'orecchio e la convinzione che serate così,
non esisteranno per sempre.

Il nostro lavoro è particolare,
noi siamo particolari, ma nella nostra 
particolarità
viviamo la maggior parte del tempo col sorriso 
sperando di potervelo trasmettere.

Dopo tanti anni trovo ancora incredibile come siano i baristi a dirigere buona parte della serata.
Non i dj (e qui i dj storceranno il naso), ma noi,
che in base a come vi trattiamo, abbiamo la capacità di cambiarvi l'umore,
possiamo dirigere la vostra serata facendovi sentire a vostro agio o meno,
possiamo allungarvi un drink da offrire alla tipo facendovi passare per i fighi della situazione,
il tutto senza chiedere niente in cambio,
solo il vostro sorriso.

E' questo che contagia, che trasmette la voglia di divertirsi, di fare festa.
Il sorriso.

Voi ce ne regalate tanti quanti noi ve ne regaliamo, e per chi stasera era con noi,
sappiate che è stata una serata stupenda.

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